Chi siamo



Siamo un collettivo politico dallo stomaco capiente. Ci piace cucinare, e intendiamo fare del nostro attaccamento al fornello un modo di partecipazione politica e riflessione critica da consumarsi - come un buon pasto - in gruppo.

Ci interessiamo del sistema agroalimentare nel suo complesso e della sua gestione nella società contemporanea; delle sue dinamiche di sfruttamento e di oppressione e di quanto queste siano insite nei nostri consumi quotidiani.


Fondamentalmente, organizziamo cene in cui si discuta, si formino idee e si mangi bene; e dove le pietanze digerite siano il risultato di pratiche di gestione alternative. Ogni piatto ha la sua storia - e la sua lotta - da raccontare.

Siamo convinti che questo modo del tutto particolare di intendere l'attivismo politico sia inscindibile dai principi dell'antifascismo, dell'antisessismo e dell'antirazzismo, in cui ci riconosciamo pienamente.

Crediamo che "cucinare domandando" sia un buon modo per trasformare - almeno un pochino - la realtà che ci circonda. Perchè il pensiero critico viaggia più veloce, a pancia piena

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